(36) Non si può certo in una nota racchiudere una sintesi del pensiero filosofico di Hegel: però il seguente brano, scritto da Fausto Codino nella introduzione a La concezione materialistica della storia (Editori Riuniti, Roma, 1966, pagg.10-11) è utile per comprendere il cuore della critica marxiana all’idealismo di Hegel e dei suoi epigoni: “Nella sua grandiosa sintesi speculativa Georg Wilhelm Friedrich Hegel aveva cercato di concepire il mondo nella sua totalità ed unità di pensiero e di essere, unità del razionale e del reale, che si realizza gradualmente nella storia. Tutto il mondo è concepito come realizzazione dello Spirito, che prendendo progressivamente coscienza di sé arriva alla consapevolezza che le cose reali non sono che le sue proprie manifestazioni, e infine allo Spirito assoluto. Questa progressiva integrazione tra il pensiero e la realtà si manifesta in momenti successivi della storia, che quindi è considerata un processo logico. Il mondo è dunque storia dell’Idea nei suoi diversi gradi, la storia segue un andamento razionale, verso la liberazione dello Spirito che arriva alla perfetta consapevolezza e libertà considerando tutti i fatti reali come proprie manifestazioni…Il movimento della storia è dialettico, procedendo in virtù di continue contraddizioni che generano un ininterrotto processo dinamico. D’altra parte però, la concezione della storia come un processo logico e razionale, nel quale i mutamenti procedono dallo Spirito, dall’Idea, che tende al conseguimento della perfetta libertà, conduce a giustificare come razionale anche l’ultimo grado raggiunto dall’umanità, il momento storico presente. Per Hegel ciò significava considerare lo Stato prussiano e la religione cristiana creazioni di valore assoluto”.
(37) K. Marx, Introduzione a Per la critica dell’economia politica, Editori Riuniti,1969, pp.5-6.
(38) Qui si delinea il rapporto tra la struttura economica e la sovrastruttura politica, ideologica e culturale. Engels vi tornò sovente in polemica con chi teorizzava una dipendenza deterministica della sovrastruttura dalla struttura. Ad esempio nella Lettera a J.Bloch del settembre 1890: “ Secondo la concezione materialistica il fattore in ultima istanza determinante nella storia è la produzione e la riproduzione della vita reale. Di più non fu mai affermato né da Marx né da me. Se ora qualcuno travisa le cose, affermando che il fattore economico sarebbe l’unico fattore determinante, egli trasforma quella proposizione in una frase vuota, astratta, assurda. La situazione economica è la base, ma i diversi momenti della sovrastruttura – le forme politiche della lotta di classe e i suoi risultati, le forme giuridiche e persino i riflessi delle lotte reali nel cervello di chi vi partecipa, le teorie politiche, giuridiche e filosofiche, le concezioni religiose) esercitano la loro influenza nel corso delle lotte storiche e in molti casi ne determinano la forma in modo preponderante. Vi è azione e reazione reciproca di questi fattori e attraverso di essi il movimento economico finisce per affermarsi come elemento necessario in mezzo alla massa infinita di cose accidentali”.
(39) K.Marx-F.Engels, L’ideologia tedesca Editori Riuniti, Roma, 1969, pag.13.
(40) Ibidem, pag.14.
(41) F.Engels, Ludovico Feuerbach e il punto di approdo della filosofia classica tedesca, Edizioni Rinascita, Roma, 1950, pag.18. Engels scrisse il saggio per la Neue Zeit di Kautsky nel 1886, subito dopo la pubblicazione di un libro di Starcke su Feuerbach.
(42) K.Marx, Undici Tesi su Feuerbach in Ludovico Feuerbach, op.cit. pag.80. Nel 1888 Engels ripubblicò il saggio in un opuscolo, accompagnato dalle marxiane Tesi su Feuerbach, da lui ritrovate in un vecchio quaderno come appunti non destinati alla pubblicazione.
(43) K.Marx, Per la critica della filosofia del diritto di Hegel in Scritti giovanili, Edizioni Rinascita, Roma, 1954, pag.96.
(44) Ibidem, pag.106.