Notizia scritta il 12/11/15 alle 17:59. Ultimo aggiornamento: 13/11/15 alle: 11:15

assumere tutti assumere subito scuola cobasSciopero nazionale di lavoratori e lavoratrici della  venerdì 13novembre, con manifestazione nazionale a Roma: alle 10, sotto il Miur (Ministero dell’istruzione, università e ricerca) e, dalle 12, sotto la Camera dei Deputati a Montecitorio.

A indire lo sciopero i  Scuola, Cub, Anief e Unicobas.

Al centro delle contestazioni c’è quella che lavoratori e lavoratrici definiscono la “cattiva scuola di Renzi & Giannini”. L’obiettivo è inoltre quello di “rendere inapplicabili perlomeno le parti più inaccettabili e distruttive della legge 107, con invece un forte recupero salariale per docenti ed Ata e l’assunzione stabile di tutti i precari, tagliati fuori proprio dalla legge 107″.

L’intervista con Piero Bernocchi, dell’esecutivo nazionale dei Cobas Scuola.

Clicca qui per ascoltare o scaricare l’intervista con Piero Bernocchi (Cobas Scuola).

Ascolta sulla giornata di sciopero anche le conisderazioni di Renata DeMarchi, Cobas scuola Brescia.

In piazza a Milano anche gli  contro la buona scuola. concentramento in largo  Cairoli alle 9.30. 

Qui il link al comunicato della rete studenti milano

Qui invece  il link del coordinamento dei collettivi studenteschi

Di seguito, il comunicato stampa dei Cobas Scuola per lo sciopero con manifestazione nazionale del prossimo 13 novembre, venerdì:

Il 13 novembre la protesta del popolo della scuola dal Miur (ore 10) al Parlamento

Sciopero e manifestazione nazionale a Roma contro la cattiva scuola di Renzi e la legge 107 e per significativi aumenti salariali a docenti ed Ata

Il 13 novembre mettiamo a disposizione dei lavoratori/trici della scuola, degli studenti e di tutti/e coloro che vogliono difendere e migliorare l’istruzione pubblica, l’unico sciopero della scuola possibile e fondamentale per impedire l’applicazione almeno delle parti più deleterie della legge 107 e della cattiva scuola voluta da Renzi. Contemporaneamente, ci batteremo contro la grottesca “offerta” governativa di rinnovo contrattuale (un aumento medio di 8 euro lorde al mese), richiedendo un consistente recupero salariale per docenti ed Ata, nonché la stabilizzazione di tutti i precari abilitati o con 36 mesi di servizio, ingiustamente esclusi dalla 107.

I Cinque sindacati (Cgil-Cisl-Uil, Snals e Gilda) non solo non hanno dato alcuna risposta ai nostri ripetuti inviti a lottare e scioperare insieme come a maggio e giugno, ma hanno solo convocato una manifestazione del pubblico impiego a fine novembre, senza sciopero, in cui la lotta contro la 107 svanisce, inviando al governo Renzi e a docenti ed Ata un segnale di resa incondizionata. In realtà il conflitto contro la 107 è ancora apertissimo e in pieno svolgimento, e necessita, non potendosi giocare isolatamente scuola per scuola, di un forte sostegno nazionale e globale. Perché, se è vero che su furbesco suggerimento ministeriale i presidi hanno rinviato la formazione dei Comitati di valutazione e il varo dei PTOF-Piani triennali, la “tregua” terminerà tra dicembre e gennaio, quando i capi di istituto tenteranno di imporre ai docenti il loro strapotere padronale su assunzioni, licenziamenti, premi e punizioni, oltre alla aziendalistica “alternanza scuola-lavoro” (400 ore per gli studenti dei tecnici e professionali e 200 per i licei fuori dalla normale attività didattica).

La partecipazione allo sciopero e alla manifestazione nazionale è dunque indispensabile per impedire l’applicazione dei deleteri provvedimenti e per bocciare l’umiliante “proposta” degli 8 euro, dopo sei anni di blocco contrattuale e una perdita salariale negli ultimi anni almeno del 20% (tra i 250 e i 300 euro). Lo sciopero, indetto dai COBAS, dall’ANIEF e da altre organizzazioni sindacali con l’adesione di varie strutture di precari/e, tagliati fuori brutalmente dalle assunzioni della legge 107, culminerà nella manifestazione nazionale a Roma, che porterà la protesta del popolo della scuola pubblica dal MIUR (V.le Trastevere, ore 10) al Parlamento (P. Montecitorio, ore 12), alla quale parteciperanno anche gli studenti romani che si oppongono alla 107, mentre in varie altre città si svolgeranno manifestazioni studentesche.

Cobas Scuola.