Notizia scritta il 22/07/16 alle 10:00. Ultimo aggiornamento: 25/07/16 alle: 11:54

113Proviamo a sospendere il tempo e girarci, guardiamo ai giorni del 2001, ai giorni di  e delle mobilitazioni contro il . Giorni di lotta, di movimento, di incontri tra storie diverse, pratiche distanti e di grande forza. Parlare di quelle giornate solo nella chiave della repressione subita sembra parziale e debole. Certo i dispositivi del controllo e della violenza dei poteri politici ed economici si sono abbattuti sulle piazze e su chi dormiva dentro le scuole. La tortura ha colpito i fermati. Ma se si cambia lo sguardo si possono vedere migliaia di persone che hanno resistito alle cariche senza motivo della polizia. Ai gas lacrimogeni sparati da carabiniei e guardia di finanza. Migliaia di persone che hanno combattutto la paura delle pistole e degli omicidi di piazza. 

Se ci spostiamo dalla piazza e parliamo della capacità d’analisi possiamo vedere come la critica alla globalizzazione neoliberale avesse una complessità prospettica. Ci si concentrò sul neoliberismo, come fase, senza problematizzare il capitalismo nel generale, ancora poco si parlava così della finanziarizzazione dei mercati e della precarietà del mondo del lavoro. Ma certamente molto si era capito, compreso e anticipato.

Quel movimento faceva paura. Per capacità di incontro tra diversi e per lettura e analisi politica. I giorni di Genova sono stati uno dei primi momenti di confronto trans-nazionale tra i movimenti. Si scoprirono i Black Block, l’opzione pink, e si sperimentarono tante e differenti forme di stare in piazza, con tante suggestioni che arrivavano da fuori i confini.

15 anni dopo restano ancora persone in carcere colpite dall’assurdo e violento reato di devastazione e saccheggio. 15 anni dopo proviamo a raccontare la complessità del movimento dei movimento e cosa resta oggi. Guardiamo indietro per andare avanti, rompere un tabù che forse ancora oggi esiste su quelle giornate. Lo facciamo con diverse voci. Lo facciamo sicuramente in maniera parziale, perchè le complessità del movimento non sempre si possono racchiudere in un dibattito radiofonico. Ma il focus dello sguardo e del ragionamento del 2001 può essere uno strumento d’analisi che mettiamo a disposizione.

Luciano Muhlbauer – Arci Milano  luciano Muhlbauer

Matteo Jade – C.S. Zapata ascolta o scarica

Giorgio – Centro Sociale Askatasuna  Ascolta o scarica

Domenico “Megu” Chionetti – Comunità San Benedetto al Porto di Genova Ascolta o scarica

Vittorio Agnoletto al tempo portavoce del Genoa Social Forum  Ascolta

Piero Bernocchi della Confederazione Cobas Ascolta

Francesca Chiavacci Arci Nazionale Ascolta

Gigi Roggero ricercatore Uninomade  Ascolta

Francesco Franz Purpura compagno area milanese Ascolta

Bifo Ascolta o scarica

Sandro Mezzadra – Euronomade Ascolta o scarica

Tommaso Cacciari – Centri Sociali Nord Est Ascolta o scarica

Blicero – Indymedia Ascolta o scarica

Lo speciale sulla giornata del 20 luglio 2001 con i corrispondenti di Radio GAP  Ascolta

Il racconto della piazza Alimonda il 20 luglio 2016 e il ricordo di quindici anni fa di Luca Casarini Ascolta o scarica

21 luglio 2001: quindici anni fa a Genova le cariche contro l’imponente corteo conclusivo delle giornate contro il G8. Nella notte invece la macelleria alla scuola Diaz. Il racconto di Lorenzo Guadagnucci ferito durante l’irruzione della palestra della scuola.  Ascolta o scarica