Notizia scritta il 07/06/16 alle 10:35. Ultimo aggiornamento: 09/06/16 alle: 08:44

 Primo vota un muppetturno delle  2016 in primo piano oggi, lunedì 6 giugno, in Italia. Al  andavano circa 1300 Comuni, per un totale di 13,5 milioni di aventi diritto al Affluenza in calo, anche se meno di quanto inizialmente stimato: al voto il 62,14% degli aventi diritto. Nelle precedenti omologhe amministrative aveva votato il 67,42%, il 5% in più.

Il dato è disomogeneo a livello nazionale: si è votato di meno, sia in termini assoluti che in relazione a 5 anni fa, nelle grande città, specie al Nord (Milano 54%, 13% di quando fu eletto Pisapia, Torino 57%, 9% in meno, Bologna 59%, 11% in meno, ma in calo anche Napoli, 54%, contro il 60%), mentre a Roma affluenza in aumento (57% contro il 52%): tiene, infine, il dato nei piccoli e medi Comuni.

I commenti e le analisi  generali alle elezioni amministrative

Le analisi del flusso elettorale con il dottor Marco Valbruzzi, ricercato per dell’istituto Cattaneo.Ascolta o scarica.

Sulle (prime) linee di tendenza nazionali uscite dal voto, con particolare riferimento ai risultati del Pd renziano e del M5S, ascolta o scarica qui l’intervista ad Alberto Burgio, docente universitario a Bologna e collaboratore de “Il Manifesto”. Ascolta o scarica qui

Sempre sulle (prime) linee di tendenza nazionali uscite dal voto, con particolare riferimento ai risultati del Pd renziano e del M5S, ascolta o scarica qui l’intervista ad Augusto Illuminati, già docente universitario e oggi redattore di Dinamopress.it Ascolta o scarica

L’analisi di Piero Bernocchi, portavoce della confederazione Cobas. Ascolta o scarica.

Il commento e l’analisi di Roberto Biorcio  Docente di Sociologia dei fenomeni politici alla Bicocca di Milano. Ascolta o scarica

L’analisi sui risultati in italia della destra radicale con Elia Rosati, collaboratore radio onda d’urto e studioso delle destre radicali. Ascolta o scarica.

la seconda parte dell’intervista sempre ad Elia Rosati. Ascolta o scarica

 

 

Vediamo i risultati città per città.

A Milano avanti il Pd dell’ex commissario di Expo Sala, con 41,7%, contro il centrodestra di Parisi, con il 40,8%: solo 5mila i voti di differenza. M5S fermi al 10%, mentre Basilio Rizzo, di Milano in Comune, è al 3,5%. Rispetto a Pisapia, Sala ha perso 94mila voti. Sul voto a Milano l’intervista ad Abo, della redazione milanese di Radio Onda d’Urto.Ascolta o scarica

A Roma si presenterà con un ampio vantaggio al ballottaggio la candidata del M5S Virginia Raggi, con il 35,2% dei voti. Fra due settimane andrà alla sfida contro il Pd Giachetti, che si è attestato al 24,9%, 4 punti percentuali in più della fascioleghista Meloni. 10,9% Marchini, candidato di Forza Italia, Fassina (SI) al 4,4%. Le varie liste di ultradestra, dai salviniani a CasaPound, da Storace a Forza Nuova, arrivano complessivamente al 5%.

L’analisi sul voto romano di Giuliano Santoro,  giornalista italiano dinamopress.it e scrittore di libri come “Un Grillo qualunque” e il recente “Su due piedi” questa mattina autore di un articolo-analisi  sul manifesto dal titolo i nuovi re di Roma. Ascolta o scarica.

Il commento anche di Fabrizio, redattore di radio Onda RossaAscolta o scarica

Anche a Torino risultato notevole del M5S, con Chiara Appendino (31%) che può dire la sua nel ballottaggio con l’uscente sindaco Pd Fassino (41%): nel capoluogo piemontese i 5 Stelle diventano primo partito. Male Airaudo, di SI, 3,7%. Sul voto a Torino  l’intervista a Gianluca, redattore di Infoaut.org
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Bologna invece Merola, Pd, è sotto il 40% (39,5%) mentre la leghista Bergonzoni si ferma al 22%. Al 16% i M5S, bene Martelloni, candidato di sinistra di Coalizione civica, al 7%. Sul voto a Bologna l’intervista a Damiana, redattrice di Radio Città del Capo. Ascolta o scarica

Cagliari l’uscente Massimo Zedda, di Sel, è sindaco al primo turno con il 50,9%, mentre a Napoli De Magistris stacca ampiamente gli avversari e va al ballottaggio con il 42,8%, circa 19 punti percentuali (e 70mila voti reali) in più del centrodestra di Lettieri. Fuori dal ballottaggio la renziana Valente. Proprio in seguito al risultato napoletano, Renzi ha annunciato il commissariamento del Pd partenopeo. Sul voto a Napoli il commento e l’analisi dettagliata  di Salvatore  del cs ex opg Je so pazzo. Ascolta o scarica 

Sempre da Napoli  l’intervista a Eddy, del laboratorio politico Iskra e di Bagnoli Libera. Ascolta o scarica

Nelle altre città centrodestra avanti a Trieste, dove Roberto Dipiazza va al ballottaggio con Roberto Cosolini in vantaggio di oltre 10 punti, 40,8% contro 29,2%.  Negli altri 18 Comuni capoluogo di Provincia al voto, il centrosinistra passa al primo turno a Rimini (Andrea Gnassi 57%) e Salerno, mentre il centrodestra ha vinto a Cosenza. Eletta al primo turno anche la civica Marta Cabriolu a Villacidro, capoluogo del Medio Campidano, in Sardegna.

Appuntamento al 19 giugno per i ballottaggi negli altri 14 Comuni capoluogo di Provincia.Il centrosinistra è al ballottaggio in 13 casi. Tutti salvo Latina che registra il boom della lista civica “Latina Bene Comune”, al ballottaggio contro i fascioleghisti di Meloni e Salvini. Si va al ballottaggio anche a Brindisi e Crotone. Dieci i candidati del centrodestra al secondo turno. Tra loro Mastella che nella sua Benevento è avanti. M5S al ballottaggio solo a Carbonia, in Sardegna.

ALTRE CITTA’ – Negli altri 18 Comuni capoluogo di provincia al voto, il centrosinistra passa al primo turno a Rimini (Gnassi 57%) e Salerno, con il deluchiano Vincenzo Napoli al 70%; il centrodestra incassa Cosenza, con Occhiuto al 59,2%. Eletta al primo turno infine Marta Cabriolu (Alternativa civica) a Villacidro, capoluogo del Medio Campidano, in Sardegna. Appuntamento al 19 giugno per gli altri 14 Comuni capoluogo. Il centrosinistra e’ al ballottaggio in 13 casi. Tutti salvo, per ora, Latina che vede il boom della civica “Latina Bene Comune”, di Damiano Coletta, al ballottaggio testa a testa contro il 22,7% dei fascioleghisti e il 21% del Pd. Civiche al ballottaggio anche a Brindisi e Crotone. Dieci i candidati del centrodestra al secondo turno. Tra loro Mastella avanti a Benevento. M5s al ballottaggio tra i capoluoghi solo a Carbonia.

BRESCIA – Pagina locale, ancora elezioni. Nel Bresciano 14 conferme e 13 nuovi sindaci dalle elezioni di domenica, in cui 27 Comuni bresciani (96mila potenziali elettori, meno del 10% del totale) erano chiamati alle urne per rinnovare sindaci e consigli comunali. L’affluenza è stata del 71,33 per cento, in calo del 6 per cento rispetto alla precedente tornata.