Cobas Confederazione dei Comitati di Base

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PINO  GIAMPIETRO  CI HA LASCIATO.

All’alba di giovedì 6 agosto è morto Pino all’ospedale di Verona, dove era ricoverato per una grave malattia.
E’ morto un compagno valoroso, generoso e indomito. una sorte avara ce lo ha portato via precocemente, mentre per ultimo stava prodigandosi a favore del popolo e della resistenza curda.
Lunga e feconda la storia della sua militanza, da giovane nei Circoli Lenin di Puglia, poi nell’autonomia operaia e infine nei Cobas, dove e’ stato il primo portavoce nazionale.

AVREMO TEMPO PER TRACCIARE IL NOBILE CONTRIBUTO FORNITO DA PINO CAUSA DEI LAVORATORI E DEGLI OPPRESSI, ORA CI PREME L’URGENZA DI UNA RAPIDA COMUNICAZIONE ALLE MIGLIAIA  DI  COMPAGNE/I CHE L’HANNO CONOSCIUTO E STIMATO , DI ESPRIMERE LE CONDOGLIANZE E LA VICINANZA A SUA MOGLIE FULVIA E AI SUOI AFFETTI PIU’ CARI, DI PARTECIPARE ALLE ESEQUIE.
ADDIO  PINO  TI ABBIAMO  VOLUTO BENE.

Roma  6 agosto 2015                                      CONFEDERAZIONE   COBAS

 

N.B. .  I funerali si terranno a PESCARA DOMENICA  9  AGOSTO alle ore 15.00 presso il cimitero di SAN SILVESTRO   (al casello autostradale di Chieti, prendere l’asse attrezzato (indicato con la sigla E80) in direzione Pescara-stadio).

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E’ morto Pino Giampietro: una vita impeccabile

Quando ho ricevuto la tremenda notizia della morte di Pino Giampietro, l’ho percepita almeno per quel che riguarda la nostra “comunità” Cobas, come la più micidiale possibile, perchè e spero di non offendere nessuno/a l’ho sempre considerato il migliore di tutti/e noi. E non credo sia solo la mia opinione. In 25 anni (ci siamo conosciuti sul serio solo nel 1990, anche se la sua militanza politica aveva già quasi venti anni) non ho mai sentito nessuno/a almeno nei nostri ambienti politici che ne parlasse male, che lo denigrasse, che non lo rispettasse e stimasse, o che addirittura lo odiasse.

E’ un privilegio raro in ogni ambiente sociale, per quel che mi testimonia l’esperienza di vita e le letture, ma addirittura rarissimo, al limite dell’unico, nel nostro circondario politico, quello della “sinistra”, radicale o moderata che sia. Credo che nessun altro/a di noi, almeno in tal misura, possa contare su simile “dono”. Ed era un dono meritatissimo perchè Pino non era “soltanto” (e già basterebbe e avanzerebbe) un grande militante politico, tra i migliori in assoluto nell’Italia dell’ultimo quarantennio. Era anche quello che, con un termine magari banale e datato, noi definivamo “un gran signore”. Massima generosità, un IO messo sempre dietro al NOI, nessuna presunzione, arroganza, narcisismo, competizione per emergere, culto del Sè. Abnegazione spinta persino all’eccesso, nessuna ricerca di medaglie, anzi sempre un passo indietro sul piano dell’interesse personale, assenza di aggressività, permalosità, invidie o gelosie nei confronti degli altri appartenenti alla “comunità” Cobas e dintorni. Se dovessi racchiudere tutto ciò in un unico aggettivo, direi che è stato impeccabile come nessun altro, senza eguali neanche tra coloro che pur si battono per la giustizia sociale e contro il capitalismo: non ho mai conosciuto in tutta la mia vicenda politica di mezzo secolo uno/a che come lui racchiudesse in una sola mente e in un solo cuore tanti pregi.Impeccabile lo è stato troppo, mi viene da dire ora anche nei confronti dei suoi gravi guai fisici. Pino aveva già rischiato la morte nel 2008, quando svenne, per il manifestarsi improvviso di un cavernoma al cervello,in una riunione del nostro Esecutivo Nazionale e solo l’intervento rapidissimo ed efficacissimo dei nostri del Policlinico romano (Tonino Cordeschi in primo luogo), che lo ricoverarono in pochi minuti e lo fecero operare immediatamente da un famoso neurochirurgo, lo strappò dalla morte in agguato. Eppure, nelle settimane successive, durante il lento recupero fisico, il primo a minimizzare i propri guai fu proprio Pino, come se non volesse che ci preoccupassimo troppo per lui. E lo stesso ha fatto per tutti gli altri suoi guai fisici in questi anni, per una serie di operazioni subite, di cui noi venivamo spesso a conoscenza a posteriori. E 25 giorni fa, l’ultima volta che ci siamo sentiti prima che io andassi all’estero, è stato lui a cercare di ridimensionare le mie preoccupazioni, come se avesse voluto far stare me e gli altri/e Cobas tranquilli sulle sue sorti.La valanga di messaggi, sconvolti, increduli e addolorati che abbiamo ricevuto conferma il tasso di stima e di affetto che Pino si è strameritato: ed è nostro dovere girarli tutti alla sua compagna Fulvia, alla sorella Marisa e alla famiglia. Quegli scritti non muteranno l’irreparabilità della perdita. Però penso che sarà per loro di una qualche consolazione poter verificare quanto Pino resterà vivo nella mente della totalità di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS

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Di seguito il comunicato di Radio Onda D’Urto:

Brescia, 6 agosto 2015 – Con immenso dolore dobbiamo comunicare che nella notte tra mercoledì 5 e giovedì 6 agosto 2015 ci ha lasciati il compagno Pino Giampietro che da alcuni giorni era ricoverato all’ospedale di Verona.

Pino, militante e dell’esecutivo nazionale della Confederazione Cobas, era arrivato a Brescia da Foggia all’inizio degli anni 80 per lavorare nella scuola, prima come insegnante di lettere precario e poi di ruolo alle serali, partecipando, a livello locale, all’esperienza politica dei “Compagni del Movimento” e a livello nazionale alla creazione del Coordinamento Nazionale antimperialista e antinucleare e al Coordinamento Nazionale Liberare tutti, impegnandosi nella battaglia contro la repressione, lui stesso colpito da un provvedimento di confino, e in quella contro i missili Cruise a Comiso e contro le centrali nucleari.

Dopo una parentesi a Bologna ed a Roma era ritornato nella nostra città dove aveva contribuito alla nascita della Confederazione Cobas ed allo sviluppo delle lotte e dell’autorganizzazione in diversi settori, dalla scuola agli autoferrotranvieri.

In questo momento non riusciamo ad esprimere e a descrivere l’enorme perdita, umana e politica, che rappresenta la sua morte.

Ciao Pino, ci mancherai tanto…

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Una brutta, triste notizia: ieri è morto Pino Giampietro,

compagno da decenni di lotte per migliorare la società civile in cui viviamo, e in cui vediamo ancora mille ingiustizie che si sovrappongono alle mille precedenti; la lotta non finisce mai;

operava con impegno nelle realtà in cui viveva, specialmente Brescia e Pescara, ma ci ha lasciato dall’ospedale di Verona, in cui tentava l’ultima battaglia.

Chi non lo avesse conosciuto ed apprezzato, può tentare di cogliere un’impressione qui:

https://www.youtube.com/watch?v=NTnuTRZ1LFE

http://www.abruzzolive.tv/Morto_Pino_Giampietro,_portavoce_nazionale_Cobas-_-_a_8071.html

http://contropiano.org/articoli/item/32252

http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=40b18a0c60ee56dd

http://www.cobaspisa.it/il-compagno-pino-giampietro-e-morto/

http://www.uikionlus.com/condolianza-per-pino-giampietro/

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CONDOGLIANZA PER PINO GIAMPIETRO

Ciao Pino sarai sempre con noi!

Apprendiamo con profondo dolore della scomparsa del caro compagno Pino Giampietro, da tempo ricoverato all’ospedale di Verona.

Militante dell’esecutivo nazionale della Confederazione Cobas, da sempre vicino alla causa del popolo curdo e attivo nel promuovere con il proprio impegno iniziative di solidarietà, aveva contribuito alla nascita della Confederazione Cobas ed allo sviluppo delle lotte e dei lavoratori e delle lavoratrici in diversi settori, dalla scuola ai trasporti. Attivo nelle lotte contro la repressione, aveva dato un contributo fondamentale nelle battaglie contro il nucleare e i missili Cruise a Comiso.

Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia (UIKI Onlus) e Rete Kurdistan esprime vicinanza alla sua famiglia, alla moglie, alla Confederazione di COBAS e a tutti quelli che ne piangono la scomparsa.

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SIAMO STATI IN TANTI A PESCARA A DARE L’ULTIMO SALUTO A PINO,    DA BRESCIA,FOGGIA,ROMA,TORINO,PERUGIA,TERNI,………….. DA TUTTE LE PROVINCE ABRUZZESI.

IN TANTI A RICORDARE QUESTO MERAVIGLIOSO COMPAGNO, CHE HA SPESO LA SUA VITA PER LA CAUSA DEI LAVORATORI E DEGLI OPPRESSI.

COMMOVENTE E PUNTUALE IL COMMIATO LETTO DALLE COMPAGNE DI BRESCIA E DI FOGGIA.

CIRCONSTAZIATE E AMOREVOLI LE TESTIMONIANZE DEI COMPAGNI ABRUZZESI, CHE HANNO RACCONTATO IL BREVE MA INTENSO CONTRIBUTO DI PINO ALLE VARIE VICENDE LAVORATIVE ED AMBIENTALI CHE SI ADDENSANO IN QUEL TERRITORIO.

DIFFUSA, PARTICOLAREGGIATA,TENERA, L’EPOPEA TRACCIATA DAI COMPAGNI DELLA CONFEDERAZIONE  COBAS, CHE HANNO CONDIVISO CON   PINO  UN LUNGO TRATTO DI OPPOSIZIONE ALLE  POLITICHE E ALLE ISTITUZIONI DI QUESTA SCONCERTANTE E TRABALLANTE REPUBBLICA, TROVANDO IN LUI UN RIFERIMENTO DI EQUILIBRIO E LUNGIMIRANZA.

CI SIAMO STRETTI AI SUOI AFFETTI PIU’ CARI , A FULVIA, ALLA SUA FIGLIOLA ACQUISITA, A SUA SORELLA,……………..

CI SIAMO RIPROMESSI IN AUTUNNO DI CONVOCARE NEI LUOGHI DOVE PIU’ SI E” SOFFERMATO – FOGGIA,BRESCIA, ROMA, PESCARA – UN TRIBUTO A  PINO  , NEL SEGNO DELLE STORIE CHE HA CONTRIBUITO A REALIZZARE E CHE SONO IL SENSO DEL NOSTRO ATTUALE IMPEGNO.

INTANTO, LA FESTA DI RADIO ONDA D’URTO CHE SI APRE A BRESCIA A BREVE – A CUI  PINO  HA FORNITO NEL TEMPO UN VALIDO CONTRIBUTO –  SARA’ INTITOLATA A PINO  E VEDRA’ IL 19 AGOSTO UNO SPECIFICO APPUNTAMENTO  SU LE VICENDE DEL POPOLO E DELLA RESISTENZA  CURDA  , A CUI  PINO  HA TESTIMONIATO DIRETTAMENTE E CHE SI RIPROPONEVA DI FARE  PER  LA  RICOSTRUZIONE  DI  KOBANE.

ADDIO  PINO  TI  ABBIAMO  VOLUTO  BENE, SARAI  SEMPRE NEI NOSTRI CUORI E NEL NOSTRO DIVENIRE

 

ROMA 10 agosto 2015                                                          CONFEDERAZIONE   COBAS

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CIAO PINO

TE NE SEI ANDATO COSI’ RAPIDO CHE CI HAI LASCIATO TUTTI TRAMORTITI, INCREDULI, SVUOTATI.

TU, VIAGGIATORE SENZA PATENTE, VAGABONDO DELLE FERROVIE  DA NORD A SUD, UOMO DALLE SCARPE POLVEROSE HAI CALCATO LA TERRA MOLTE VOLTE, COME GLI ANTICHI

MERCANTI MEDIOEVALI, SEMPRE CARICO DI PROTESTA, DI LOTTA, DI SOLIDARIETA’.

ARMATO DI VOLANTINI, BANDIERE, CARTELLI, MANIFESTI, RAGGIUNGEVI  I CANCELLI DI UNA FABBRICA, LE PORTE DI UNA SCUOLA, LE PIAZZE DEL CENTRO, LE MILLE MANIFESTAZIONI, ANTIRAZZISTE, ANTIFASCISTE,AMBIENTALISTE, SEMPRE IN PRIMA FILA CON LA TUA PRESENZA FISICA, SEMPRE PRONTO A RISPONDERE ALLA VIOLENZA REPRESSIVA E ALL’ATTACCO CONTRO LAVORATRICI E LAVORATRICI CON LE PAROLE DI UN VOLANTINO, ORGANIZZANDO MOMENTI UNITARI DI PROTESTA, SEMPRE DISPONIBILE AD IMPROVVISARE UN APPASSIONATO COMIZIO DANDO VOCE ALLA NOSTRA RABBIA, AI NOSTRI SENTIMENTI, ALLA NOSTRA MEMORIA STORICA.

ERI IL PRIMO A RAGGIUNGERE I LUOGHI DI UNA LOTTA ,A PORTARE LA TUA SOLIDARIETA’, AD ORGANIZZARE INIZIATIVE DI PROTESTA, A DARE IL TUO  CONTRIBUTO IN OGNI DIBATTITO DOVE TI CHIAMASSERO, AD APRIRE NUOVI MOMENTI DI CONFRONTO IN  DIVERSI SETTORI DI LAVORO, DALLA SCUOLA, AI TRASPORTI ALLA FABBRICA PROMUOVENDO UNA RIFLESSIONE NON SOLO LOCALE  MA NAZIONALE SULLE LOTTE IN CORSO.

NESSUNA IMPRESA ERA PER TE TROPPO ARDUA, NESSUNA SCONFITTA IRRIMEDIABILE, NESSUNA BATTAGLIA DI EMANCIPAZIONE ERA PRIVA DI SIGNIFICATO ANCHE SE MINORITARIA ,NESSUNA PERSONA DA TE INCONTRATA SENZA IMPORTANZA.

E IL TUO ATTEGGIAMENTO DISTACCATO E A VOLTE IRONICO NASCONDEVA LA PROFONDA UMANITA’ DI CHI  SA ACCOGLIERE  NELLA PROPRIA SFERA UMANA E POLITICA PERSONE DIFFERENTI PER STORIA E SENSIBILITA’. SENZA PREGIUDIZI NE’ FORZATURE IDEOLOGICHE.

CI HAI INSEGNATO CHE LE RAGIONI DI UNA LOTTA  POSSONO CAMMINARE ANCHE SU POCHE GAMBE, MA TRIONFERANNO SE INDICANO LA STRADA DI UNA GIUSTA RIBELLIONE.

CI HAI INSEGNATO CON LA TUA GENEROSITA’ QUASI MATERNA CHE UN FRIGORIFERO  PIENO DI LECCORNIE ( COME LE TUE FAMOSE MOZZARELLE) PER COMPAGNE E COMPAGNI, AMICI E AMICHE E LE TUE CENE, SOCIALI O PRIVATE, COSI’ ABBONDANTI E PREPARATE CON TANTO AMORE SONO L’ALTRA FACCIA DELLA GENEROSITA’ DI CHI LOTTA E DESIDERA IL BENESSERE DI TUTTE/I A PARTIRE DALL’OGGI.

SAPPIAMO CHE HAI RESO FELICI ANCHE LE TUE AMICHE A  QUATTRO ZAMPE MAJA E FRIDA  PARTECIPI DELLA DOVIZIA ALIMENTARE DELLA TUA CASA, DEL TUO AFFETTO E DEL VAGABONDARE AL TUO FIANCO PER LE CITTA’ CHE HAI ABITATO.

CON TE E’ STATO CHIARO CHE NON E’ LA FORZA MUSCOLARE O LA PERFETTA FORMA FISICA A DETERMINARE LA CAPACITA’ DI LOTTARE, MA LA TRANQUILLA ENERGIA DI UN’INTEL-

LIGENZA SEMPRE IN MOVIMENTO E SEMPRE PROIETTATA NEL MONDO A FIANCO DI TUTTE/ TUTTI GLI OPPRESSI CHE COMBATTONO CONTRO LE LORO CATENE.

ERI L’UOMO DELLA GRANDE STORIA CHE TANTO AMAVI, MA ANCHE DELLE PICCOLE STORIE CHE, COME I CANTASTORIE DEL SUD, RACCONTAVI NEI MOMENTI DI RELAX ATTINGENDO AD UNA RISORSA INESAURIBILE DI RACCONTI PER IL GUSTO DI AFFABULARE E DI COMUNICARE.

AFFATICATO E INSTANCABILE / FRAGILE E RESISTENTE / TENERO E IRONICO / AMICO GENEROSO

AMANTE DOLCE E APPASSIONATO DELLA TUA FULVIA A CUI HAI DEDICATO L’ULTIMA CAREZZA

SEMPRE PRONTO A GETTARE IL CUORE OLTRE LA SIEPE

E A LANCIARTI NELL’IMPRESA DI RENDERE MENO INGIUSTO QUESTO MONDO

CI HAI LASCIATO UN VUOTO INCOLMABILE DI TENEREZZA E DI PASSIONE

RESTERAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI E NELLE NOSTRE LOTTE

LE COMPAGNE E I COMPAGNI DELLA   CONFEDERAZIONE COBAS DI BRESCIA

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Comunicato Csoa Askatasuna, csa Murazzi, infoshop Senza Pazienza – I compagni e le compagne del centro sociale Askatasuna, del Csa Murazzi, dell’infoshop Senza Pazienza sono vicini ai famigliari di Pino, ai compagni e alle compagne di radio Onda d’urto, alla Confederazione Cobas per la grave perdita che ha colpito tutti noi.

Abbiamo conosciuto Pino agli inizi degli anni ottanta quand’era un compagno del centro di documentazione di Foggia “Luigi Pinto”, agli albori del coordinamento nazionale antimperialista e antinucleare. In quell’ambito unitario di tutte le forze dell’Autonomia Pino si faceva apprezzare per il lavoro di sintesi, realizzando tante volte proprio lui le piattaforme, i documenti, le mozioni del coordinamento stesso. A Comiso, a Voghera, e nelle tante battaglie antimperialiste e antinucleari di quegli anni ne abbiamo apprezzate le profonde qualità umane, la pazienza e la tenacia, messe a disposizione delle lotte e del conflitto.

Nel suo “girovagare” per l’Italia, per lavoro e per affetti, ha costruito le reti e le relazioni che gli hanno permesso di dar vita prima alla rivista “Incompatibili”, fino ad arrivare alla creazione, insieme ad altri, dei Cobas scuola.

Le nostre strade si sono spesso incrociate con la sua, nelle lotte nel mondo formazione, ma anche in altri luoghi, come per esempio la Valsusa.

Pino era un autonomo tra gli autonomi. Il nostro senso di appartenenza ce lo farà ritrovare al nostro fianco, su ogni barricata, dentro ai nostri cuori.

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Nicoletta Dosio per il Movimento No Tav – Pino. L’ho conosciuto e, come tanti, gli ho voluto bene. Era anche lui un insegnante, Cobas,  un compagno generoso, sensibile, colto della cultura che si sostanzia di vita e di impegno. Per questo era amato dai giovani, dalla gente semplice.

Se ripenso a Pino, rivedo il minuscolo appartamento, arrampicato in un quartiere popolare, in cui Pino mi ospitò, a Brescia, dopo una serata NO TAV: quelle stanze semplici, affastellate di libri, quaderni e volantini, gli assomigliavano.

Pino incontrò la Valle di Susa che lotta contro il TAV e fece sua questa lotta. In Valle venne più volte, fin dai primi anni 2000, con l’impegno militante e instancabile che lo contraddistingueva.

Lo ricordo a Venaus, a Susa e a Torino, a portare la solidarietà Cobas sui palchi delle manifestazioni NO TAV. Conobbe pure la Clarea, la nostra baita appena iniziata e già sequestrata.

Pino, anche il popolo NO TAV ti saluta e non ti dimenticherà. Un abbraccio solidale alla tua famiglia e ai compagni

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Enrico per la redazione di Infoaut – A Pino. Tutti i compagni di qualche anno più vecchi, ricorderanno l’uomo che alle assemblee nazionali dell’Anti-Anti, l’assemblea nazionale antinucleare antimperialista, arrivava puntualmente con “Incompatibili”, la rivista di movimento che si occupava dell’autorganizzazione sui luoghi di lavoro e non solo. La sua passione si sintetizzava anche nella caparbietà con la quale per anni ha messo la sua intelligenza e la sua forza organizzativa a servizio del movimento dando continuità ad una pubblicazione che certamente non si è stati capaci di valorizzare come sarebbe stato possibile.

Certo erano anni di resistenza dopo molte batoste e certamente sono le compagne ed i compagni come lui, che hanno sempre cercato di vedere e costruire la luce oltre il tunnel della disfatta dei movimenti, che hanno permesso alle generazioni successive di non dover ripartire completamente da zero. Gli interventi di Pino non erano mai scontati: la sua ironia consentiva a tutti sia di saper cogliere i momenti di inadeguatezza con un sorriso, ma anche a soppesare il retrogusto di amarezza di chi non si è mai rassegnato e che stimolava gli altri a lottare con maggiore caparbietà contro un nemico che era anche da comprendere attraverso le vie della conoscenza e dell’approfondimento.

E’ stato un uomo con uno sguardo acuto, un uomo che rappresenta un punto di riferimento per comprendere che una scelta di vita può caratterizzare l’esistenza intera di chi dello slogan “senza giustizia nessuna pace” è stato capace di farne un modo di essere.

Con l’affetto di un compagno che ti ha sempre ascolato con l’attenzione di chi sa di aver ogni volta qualcosa da imparare…

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Come compagne e Compagni di Napoli vogliamo ricordare Pino Giampietro, Compagno di tante lotte, di quelli che non hanno mai mollato! Molti di noi lo hanno conosciuto all’inizio degli anni 80, durante le battaglie antinucleari e contro la repressione, gli anni in cui nasceva il coordinamento Antinucleare Antimperialista, anni in cui le organizzazioni comuniste Autonome difendevano il proprio radicamento nei territori e la propria identità antagonista, e rilanciavano con numerosi percorsi di lotta le scommesse per la trasformazione radicale del presente. Pino lo abbiamo incontrato in quegli anni ai campeggi di lotta, nei cortei nazionali, alle numerose assemblee di movimento, sempre attento e acuto nelle sue osservazioni e nei suoi interventi. Pino in seguito è stato uno dei protagonisti nei percorsi di autorganizzazione del mondo del lavoro, fra la fine degli anni 80 e negli anni 90, fra i promotori del sindacalismo di base, animatore del giornale Incompatibili, una delle riviste più interessanti prodotte dal movimento negli ultimi decenni… In molti lo ricordiamo ancora pochi mesi fa a Napoli a una delle tante assemblee nazionali in cui non aveva voluto far mancare la sua partecipazione e il suo contributo. Ciao Pino, sei stato un pezzo importante della nostra storia, storia collettiva fatta di lotte, di rabbia, di speranze…. A pugno chiuso. Ti ricorderemo nelle lotte di domani….

Le compagne e i compagni di Napoli Centro Sociale Officina 99 Laboratorio Occupato SKA

Foto di PINO