Cobas Scuola

No ai tagli

A BOLOGNA COBAS E PRECARI OCCUPANO LA TORRE DEGLI ASINELLI

Inizia il fitto calendario di scioperi degli scrutini e di tutte le attività scolastiche convocato dai COBAS e dal movimento dei precari. Ha aperto il conflitto oggi, 7 giugno, e proseguirà domani, 8 giugno, l’Emilia-Romagna (con la Calabria e la Provincia di Trento). Questa mattina lavoratori/trici dei COBAS e del Coordinamento Precari in sciopero hanno occupato a Bologna la Torre degli Asinelli, calando un grande striscione “NO AI TAGLI”. La Torre è rimasta occupata fino all’intervento della polizia.

Già dalle prime ore, in Emilia si profila una massiccia adesione allo sciopero: sono ben oltre 500 i docenti di Bologna e provincia che lo sosterranno, bloccando un numero anche maggiore di classi; nelle superiori 15 scuole su 32 sciopereranno con adesioni altissime, in 10 sarà sciopero totale.

Significativa adesione allo sciopero anche da parte degli ATA e dei docenti della scuola dell’infanzia. Oltre 500 sostenitori/trici si sono costituiti in Comitati di scuola con una Cassa di Solidarietà, allo scopo di suddividere la trattenuta per lo sciopero.

Lo sciopero proseguirà il 10-11 giugno nelle Marche, Puglia e Veneto; l’11-12 giugno in Sardegna e Umbria; il 14-15 giugno in Piemonte, Lombardia, Liguria, Valle d’Aosta, Friuli VeneziaGiulia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia e la Provincia di Bolzano. Gli scioperi saranno accompagnati da manifestazioni davanti al Ministero della Pubblica istruzione (Roma, 14 giugno ore 10) e agli Uffici scolastici provinciali e regionali.

Lo sciopero è convocato per la cancellazione dei 41 mila tagli di posti di lavoro nella scuola e della Finanziaria-massacro, contro il blocco per tre anni dei contratti, il furto delle liquidazioni e l’allungamento dell’età pensionabile; per la restituzione degli scatti “di anzianità” e per l’assunzione a tempo indeterminato dei precari/e; per massicci investimenti nella scuola pubblica che consentano il funzionamento regolare degli istituti; per l’annullamento della “riforma” delle superiori; per la restituzione a tutti/e dei diritti sindacali a partire dal diritto di assemblea.

Ricordiamo che: a) gli scioperi anche durante gli scrutini sono permessi dalla legge 146 fino a due giorni (esclusi quelli delle classi “terminali”); b) è illegale svolgere scrutini prima della fine dell’anno scolastico – e i COBAS denunceranno i capi di istituto che lo facessero – così come spostare i calendari degli scrutini per evitare lo sciopero; c) i docenti in sciopero non possono essere sostituiti.

NO ALLA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA E ALLA FINANZIARIA-MASSACRO

Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS

Roma, 7 giugno 2010