Notizia scritta il 25/01/12 alle 18:30. Ultimo aggiornamento: 25/01/12 alle: 18:48

Non si ferma  lo  dei tir e che dovrebbe proseguire fino a venerdì.
Anche oggi si registrano alcuni incidenti e aggressioni nei confronti dei camionisti che non aderiscono allo sciopero, è successo a Latina dove un autotrasportatore ha tentato di forzare un posto di blocco. Un altro episodio si è invece registrato a Livorno dove un manifestante si è aggrappato alla portiera di un tir in movimento per convincere l’autista a fermarsi, ma è caduto ed è rimasto ferito.

Come avvenuto nei giorni scorsi a causa del blocco degli autotrasportatori sono diverse le fabbriche che sono rimaste senza rifornimenti. Nel mantovano 1560 dipendenti della Fiat Iveco si trovano anche oggi in cassa integrazione. I camion con i materiali necessari per la produzione del furgone Daily non arrivano e quindi la direzione ha deciso la chiusura fino a data da destinarsi. Probabile a questo punto, come temono i lavoratori, che la cassa integrazione odierna si agganci a quella già fissata per tutti i dipendenti dal 27 gennaio al l2 febbraio.

Terzo giorno di rifornimenti con il ‘contagocce’ al Car, il centro agroalimentare di Roma che rifornisce di frutta, verdura, pesce e carne supermercati, mercati e alberghi della Capitale, ma è una situazione che si registra un po’ in tutta Italia. Tra i generi alimentari quello più carente, al momento, sarebbe il pesce. Non ne è arrivato quasi per nulla a causa dello sciopero simultaneo delle marinerie e dei tir. Anche i pescatori infatti incrociano le braccia e questa mattina si sono ritrovati all’esterno di Palazzo Chigi per un  sit in di protesta. Diversi gli striscioni appesi: “La tua manovra la fa Schettino”, “Pescatori senza futuro”, “Il gasolio aumenta le paghe calano”. Nel primo pomeriggio si sono verificato alcuni tafferugli tra manifestanti e polizia in seguito al lancio di alcune bombe carta lanciate verso la camera dei deputati, ci sarebbero al momento due feriti, uno di loro è steso a terra. “Siamo venuti qui ad elemosinare – ha gridato uno dei pescatori – e non a fare queste pagliacciate. Siamo lavoratori e padri di famiglia. Ora voi picchiateci pure ma da qui noi non ci muoviamo”

Nel pomeriggio è tornato sulla questione anche il ministro  dello sviluppo economico Corrado Passera dichiarando che ìl decreto di ripartizione dei fondi a favore del settore autotrasporto, pari a 400 milioni di euro, “sarà firmato in tempi brevissimi”.  Aggiungendo inoltre che saranno garantite le risorse per la proroga degli incentivi agli autotrasportatori per l’utilizzo delle vie del mare  un ‘Ecobonus’, per un importo pari a 30 milioni di euro

A Palermo sale invece l’attesa per il vertice serale fra  e il presidente siciliano Lombardo. Il  questa mattina ha organizzato una manifestazione contro la crisi che strangola l’isola, allontanati dal corteo anche alcuni esponenti di Forza Nuova che stavano volantinando materiale di estrema destra.  Iniziativa che prosegue anche questo pomeriggio. I forconi hanno infatti deciso di attendere l’esito dell’incontro davanti a Palazzo D’Orleans, sede della presidenza della regione. Migliaia di contadini e allevatori hanno invaso piazza Indipendenza, pronti a nuove iniziative di lotta se le risposte dalla capitale non saranno buone.

Nel dossier, che Lombardo ha redatto e che consegnerà al presidente del consiglio vi è  un po’ di tutto. Temi che riguardano lo Stato e argomenti di competenza della Regione e dell’Unione europea. Gli agricoltori, per esempio, chiedono la riforma della politica comunitaria col blocco delle importazioni di grano e olio e l’utilizzo dei fondi comunitari non spesi per rifinanziare le aziende. In comune con gli autotrasportatori e i pescatori c’é poi la richiesta di sospensione dei pignoramenti e di prestiti agevolati per finanziare le imprese. Il collegamento da Palermo con Giorgio, compagno del Cso Ex Carcere. Ascolta

L’analisi di Piero Bernocchi, coordinatore nazionale della Confederazione Cobas, sigla che non aderisce allo sciopero promosso dal sindacalismo di base venerdì 27 gennaio. Ascolta la prima parte dell’intervista

Sulla riforma del mercato del lavoro, sempre Piero Bernocchi. Ascolta la seconda parte dell’intervista