Il libro, uscito nel gennaio del 1990, analizza i profondi rivolgimenti che, a partire dalla caduta del Muro di Berlino, hanno trasformato la fisionomia economica, politica, sociale e strutturale dei paesi dell’Est europeo, e della DDR (Germania Est) in particolare. Eventi considerati da Bernocchi, con felice visione prospettica, come gli eventi più significativi del dopoguerra che avrebbero portato inevitabilmente al crollo successivo dell’URSS e ad un mutamento epocale di tutta la storia e la geografia economico-politica del mondo. Una parte considerevole del libro è dedicata anche alla ricostruzione dei conflitti sociali nella DDR, con particolare riguardo alla rivolta partita da Berlino Est nel 1953, brutalmente repressa con l’intervento dell’esercito sovietico e che aveva anticipato la  più celebre rivolta ungherese del 1956, anch’essa stroncata violentemente dai militari dell’URSS. In questa ricostruzione, notevole spazio è riservato alla analisi strutturale del “socialismo di Stato” (o, più precisamente capitalismo di Stato, secondo la visione di Bernocchi) nella DDR e alla condizione operaia nell’economia e nella società.