Notizia scritta il 20/04/15 alle 16:11. Ultimo aggiornamento: 20/04/15 alle: 16:40

la buona scuolaIl  “Buona  arriva il 23 Aprile in Parlamento ma la scuola “vera” è già in fermento. I diversi  hanno indetto  con differenti piattaforme, parole d’ordine e rivendicazioni, mentre il Presidente del Consiglio ha detto di “non capire” le ragioni degli , poiché “la scuola appartiene alle famiglie, non ai sindacati”. Lavoratori e lavoratrici della scuola si mobilitano però insieme agli studenti per fermare e invertire la rotta delle decisioni governative che, ancora una volta, minano dalle fondamenta la scuola pubblica e i principi che rappresenta. Di seguito, la presentazione delle diverse iniziative di mobilitazione:

il 24 Aprile l’Unione Sindacale di Base, insieme con Unicobas e Anief, ha proclamato per l’intera giornata uno sciopero nazionale “nelle scuole di ogni di ogni ordine e grado, in Italia e all’estero” dietro le parole d’ordine “Libera la scuola”, per denunciare e contrastare “il carattere restauratore pre-repubblicano della trasformazione “genetica” che si sta operando sulla Scuola che dovrebbe essere, invece, della Costituzione”. A Roma si terrà un corteo da Piazza della Repubblica (concentramento ore 10) diretto verso Montecitorio, dove dalle 15 comincerà un  che vuole fare pressione sull’aula. Abbiamo intervistato Barbara Battista, responsabile nazionale scuola dell’Unione Sindacale di Base. Clicca qui per ascoltare.

 Scuola avevano già programmato lo sciopero generale per boicottare i Test Invalsi: mobilitazione confermata il 5 e il 6 Maggio nelle scuole elementari e dell’infanzia, il 12 Maggio nelle scuole medie e superiori, contro i Test Invalsi e contro il Ddl scuola. “Fin dal suo apparire, i COBAS hanno denunciato la gravità del Piano  per la scuola che, con il ricatto dell’assunzione dei precari, assomma in un unico provvedimento tutto il peggio dei progetti di scuola-azienda e scuola-miseria avanzati da tutti i governi di centrodestra e centrosinistra degli ultimi venti anni, a partire dalla distruttiva “autonomia” di Berlinguer”, scrivono i Cobas, che fanno anche un “appello ai lavoratori/trici legati ai cinque sindacati affinché ne convincano le direzioni a rivedere le loro decisioni, scegliendo il 12 per avere più tempo e per avere con noi tutti gli studenti (e in tal caso confermiamo la nostra disponibilità a revocare lo sciopero del 6); e affinché lavorino con noi per una  nazionale, che potrebbe essere la più grande della storia della scuola italiana”. Ne abbiamo parlato con Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas Scuola. Clicca qui.

Proprio i sindacati  Cis e Uil, insieme a Gilda-Unams e Snals-Confsal, hanno infatti annunciato per Martedì 5 Maggio uno sciopero e una manifestazione contro il Ddl “Buona Scuola”. “Il Governo non è mai stato così lontano dalle esigenze della scuola e così lontano da quello che i lavoratori chiedono”, scrive la Cgil. A Domenico Pantaleo, segretario generale Flc-Cgil, abbiamo chiesto di illustrarci le motivazioni dello sciopero partendo da quello che non va nella “buona scuola” di Renzi e cosa ne pensa dell’appello dei Cobas. Clicca qui per ascoltare.