Notizia scritta il 09/11/17 alle 18:49. Ultimo aggiornamento: 10/11/17 alle: 11:16

Venerdì 10 ottobre ci sarà lo sciopero generale di tutto il comparto pubblico e privato. A indirlo per 24 ore da , Cib-Unicobas,  e . La piattaforma di lancio si scaglia contro “Jobs Act – precarizzazione dei contratti – privatizzazione delle aziende pubbliche (sanità, trasporti, scuole) e contro tutte le politiche che limitano il diritto di sciopero”.  Vi proponiamo diversi contributi, il primo il cofronto sulle ragioni della protesta nazionale con Emidia Papi dell’Usb e Piero Bernocchi portavoce dei Cobas.Ascolta o scarica

Tra le diverse adesioni anche quella delle Camera del lavoro autonomo e precario che centreranno loro protesta con un presidio sotto la sede del ministero della sanità a Roma. Abbiamo chiesto a Tiziano le Clap hanno focalizzato l’attenzione sul tema della sanità.
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Uno sguardo sullo sciopero a Brescia con Maurizio Murari dei Cobas trasporti. Ascolta o scarica

A protestare contro i tanti tagli e per il rinnova del contratto i lavoratori e lavoratrici della scuola, ai nostri microfoni Candida di Franco e dell’esecutivo Regionale Sicilia dei Cobas scuola.Ascolta o scarica

A Pisa la protesta sarà animata dalle centinaia di lavoratori e lavoratrici precarie del CNR, giunti al 15 giorno di occupazione. Ai nostri microfoni Antonietta lavoratrice precaria CNR. Ascolta o scarica

Di seguito il comunicto unitario di indizione dello sciopero generale nazionale

Le sottoscritte confederazioni e organizzazioni sindacali proclamano uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie e comparti pubblici e privati dell’intera giornata il 10 novembre 2017. Lo Sciopero Generale è convocato contro le politiche economiche e sociali del Governo Italiano e dell’Unione Europea. Per affermare ed ottenere il diritto al salario, al reddito, alla pensione, per veri rinnovi dei contratti, per il rilancio della buona occupazione e la cancellazione della precarietà e di ogni forma di sfruttamento, per la cancellazione della legge 107 nella scuola, per la difesa e il miglioramento della scuola e della sanità pubblica e per servizi sociali pubblici e gratuiti, contro le privatizzazioni e per la nazionalizzazione delle aziende strategiche per il Paese, per fermare la deriva autoritaria e repressiva in atto, per la democrazia sindacale contro il monopolio delle organizzazioni sindacali concertative e per difendere il diritto di sciopero, per il ritiro di ogni normativa che ne mini e riduca l’efficacia. Lo sciopero è convocato anche per nuove politiche sociali in tema di diritto all’abitare, di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio, di contrasto alla xenofobia e al razzismo.