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14-16 gennaio    A Bruxelles Assemblea europea in preparazione del FSE di Atene (primavera 2006). Temi principali, la riforma del Forum Europeo, sulla base della proposta (che viene approvata) della delegazione italiana (Piero Bernocchi e Franco Russo) che le Assemblee preparatorie divengano anche la sede per promuovere iniziative europei per i mesi successivi; e le mobilitazioni del 19 marzo contro la guerra nelle principali capitali europee e quella, nella stessa giornata, contro le politiche liberiste della UE, promossa in primo luogo dai sindacati della CES. Viene poi respinta la proposta della delegazione francese di dare vita ad una Segreteria permanente del FSE che operi tra una Assemblea e la successiva.
26-30 gennaio  A Porto Alegre quarta edizione del Forum Sociale mondiale con un record di partecipanti, oltre centomila. La delegazione italiana propone nell’Assemblea finale dei Movimenti che il 19 marzo, già decisa dal FSE come giornata di mobilitazione europea per il ritiro delle truppe dall’Iraq, diventi giornata mondiale: la proposta viene approvata. Molte critiche in vari seminari e plenarie alla politica di Lula e del PT brasiliano, trionfo vero e proprio, invece, per Chavez, intervenuto per dichiarare la propria sintonia con il FSM. Si decide che la prossima edizione del FSM sarà policentrica, con tre eventi, uno a Caracas, uno in Asia e uno in Africa.
4 febbraio   In Iraq gruppi armati non meglio identificati rapiscono Giuliana Sgrena, giornalista del Manifesto. Immediata mobilitazione in tante città italiane, a partire da Roma.
12 febbraio  Mobilitazioni in 30 città nel “No Moratti Day” per la cancellazione delle riforme Moratti della scuola e dell’Università promosse dal Tavolo Fermiamo la Moratti, dal Coordinamento in difesa del tempo pieno, dai Cobas, che convocano anche lo sciopero, e dalla Cgil.
19 febbraio   Manifestazione nazionale a Roma per chiedere la liberazione di Giuliana Sgrena, 200 mila in corteo.
25-27 febbraio   Assemblea preparatoria per il FSE di Atene. Polemiche tra la delegazione italiana e quella francese su quale debba essere l’impegno principale per il 19 marzo, tra le iniziative per il ritiro delle truppe dall’Iraq o la manifestazione a Bruxelles della CES. Si decide anche una mobilitazione della scuola nelle principali città europee in occasione del vertice dei ministri europei dell’istruzione (13-14 maggio a Berghem, in Norvegia.
3-6 marzo Congresso nazionale del PRC. Bernocchi e Casarini vi portano la polemica delle componenti più radicali del movimento no-global e no-war contro la svolta moderata di Bertinotti e del PRC (governo post-elettorale con il centrosinistra, campagna pretestuosa sulla non-violenza, amplificazione del tema terrorismo, rottura ricercata con le aree legate ai Cobas e ai Disobbedienti).
5 marzo  In Iraq viene liberata Giuliana Sgrena ma l’auto che la riportava all’aereoporto viene attaccata da reparti USA che uccidono Nicola Calipari, funzionario del SISMI, che ne aveva trattato la liberazione. Manifestazioni in varie città contro l’omicidio statunitense, a Roma immediato sit-in all’ambasciata USA, convocata dai Cobas e da altre componenti del movimento no-war.
18 marzo  Sciopero nazionale della scuola convocato dai Cobas e da altre strutture del sindacalismo di base per il ritiro della riforma Moratti e per un contratto degno, con consistenti aumenti salariali. Manifestazioni in 20 città, a Roma 10 mila in corteo.
19 marzo   In molte città del mondo manifestazioni per il ritiro delle truppe dall’Iraq e la fine della guerra, come deciso nel FSM di Porto Alegre e nel FSE di Londra. A Roma 30 mila persone in piazza, scontri marginali con la polizia ma alla fine, come voluto dai Cobas, i manifestanti riescono ad arrivare a Palazzo Chigi, di fronte alla sede del governo.
14 maggio   Manifestazione nazionale a Roma per il ritiro della riforma Moratti, indetta dal Tavolo Fermiamo la Moratti, dai Cobas, Cgil e Uds. 20 mila in piazza, prevalgano le bandiere Cobas e, a seguire, quelle Cgil.
2 giugno  A Roma la contro-manifestazione del movimento no-war per esprimere l’opposizione alla tradizionale parata militare, mentre prosegue l’invasione dell’Iraq, viene attaccata proditoriamente dalla polizia, malgrado ci si trovi a parecchi km dl centro. Il pretesto usato è uno striscione di attacco al ministro degli Interni Pisanu. Alcuni feriti tra i manifestanti.
15 ottobre Manifestazione nazionale a Roma contro la direttiva Bolkestein (dal nome del promotore) sulla liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici, in contemporanea con altre iniziative in tutta Europa contro la direttiva, Trentamila in corteo, con i Cobas protagonisti.
25 ottobre Mentre in Parlamento si vota la riforma Moratti per l’Università, manifestazione nazionale degli studenti universitari che per 12 ore assediano Palazzo Chigi con almeno 30 mila persone: Bernocchi porta la solidarietà e il sostegno dei Cobas e chiede l’intervento dei parlamentari per fermare inspiegabili cariche poliziesche che feriscono almeno otto studenti: l’intervento, seppure un po’ tardivo, evita comunque che i danni ai manifestanti siano anche maggiori.
25 novembre Lo sciopero nazionale, inizialmente convocato da Cgil, Cisl e Uil per 4 ore e per un’ora nella scuola, viene esteso all’intera giornata dai Cobas che lo promuovono contro la Finanziaria e le politiche economico-sociali del governo Berlusconi, per la cancellazione del pacchetto Treu che ha provocato il dilagare della precarizzazione, per l’abolizione delle riforme Moratti per scuola e università e della direttiva Bolkestein. Due manifestazioni nazionali: 50 mila in piazza con i Cobas e altrettanti con Cgil, Cisl e Uil.
29-30 novembre  Almeno diecimila a Venaus per impedire lo sgombero dei presidi anti-TAV in Val di Susa
5 dicembre   Cariche poliziesche e sgomberi dei presidi in Val Susa.
8 dicembre   Una grande manifestazione nazionae di almeno 30 mila persone occupa nuovamente i terreni sgomberati dalla polizia e ripristina i presidi.
17 dicembre  Ancora una manifestazione nazionale in difesa dei No Tav tra Bussoleno e i presidi con almeno 50 mila persone.