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INIZIATIVE E AVVENIMENTI CHE HANNO RIGUARDATO PIERO BERNOCCHI E I COBAS.

1992

 14 marzo  Sciopero nazionale della scuola indetto dai COBAS e manifestazione a Roma con 5000 persone. Nelle conclusioni a P. SS. Apostoli Bernocchi sottolinea i motivi dello sciopero contro quello che definisce “il contratto-truffa” siglato dai confederali, precisando gli obiettivi di un possibile buon contratto (aumenti di 500 mila lire mensili, 20 alunni/e per classe, stabilizzazione dei precari ecc.) e denunciando ancora una volta la legge 146 anti-sciopero. La questura vieta alla manifestazione di proseguire fino al Parlamento.

10-14 giugno  Sciopero degli scrutini finali indetto dai COBAS e da altri sindacati conflittuali. contro il contratto siglato dai confederali e per il recupero del pieno diritto di sciopero. Il ministro della Funzione Pubblica Gaspari emana un’ordinanza per dichiarare illegale lo sciopero ma, malgrado le pesanti minacce di sanzioni e di precettazioni, i COBAS non revocano lo sciopero.

17 giugno Dopo aver concluso lo sciopero degli scrutini, i COBAS organizzano una manifestazione nazionale davanti al Ministero della Pubblica istruzione con alcune migliaia di docenti ed ATA.

5 agosto   A Roma spettacolare mobilitazione davanti alle sedi di Cgil, Cisl e Uil da parte dei COBAS, RdB e PRC con un migliaio di militanti che contestano assai vivacemente l’accordo sul costo del lavoro stipulato il 31 luglio tra il governo e i tre sindacati maggiori.

2 ottobre  In concomitanza con lo sciopero nazionale del Pubblico Impiego e della Scuola convocato da Cgil-Cisl-Uil, anche i COBAS e la Cub-RdB indicono lo sciopero e decidono di partecipare alla manifestazione nazionale indetta a Roma dai tre sindacati, che si svolge in un quadro di forti proteste contro l’accordo del 31 luglio sul costo del lavoro, in quello che verrà definito “l’autunno dei bulloni”, scagliati ripetutamente dai manifestanti contro i palchi dei comizi confederali un po’ in tutta Italia. Quando decine di migliaia di lavoratori dei COBAS e altri sindacati conflittuali, studenti e attivisti di alcuni centri sociali, tentano di raggiungere il comizio finale dei confederali a P. S. Giovanni, vengono affrontati dai servizi d’ordine della Cgil armati di bastoni e poi caricati violentemente dalla polizia. Nel corso della più violenta tra le cariche contro la testa del corteo COBAS, Bernocchi viene ferito alla testa e ricoverato in osservazione all’ospedale; e altri 60 manifestanti risulteranno feriti e 7 arrestati alla fine della giornata.

1992

 14 marzo  Sciopero nazionale della scuola indetto dai COBAS e manifestazione a Roma con 5000 persone. Nelle conclusioni a P. SS. Apostoli Bernocchi sottolinea i motivi dello sciopero contro quello che definisce “il contratto-truffa” siglato dai confederali, precisando gli obiettivi di un possibile buon contratto (aumenti di 500 mila lire mensili, 20 alunni/e per classe, stabilizzazione dei precari ecc.) e denunciando ancora una volta la legge 146 anti-sciopero. La questura vieta alla manifestazione di proseguire fino al Parlamento.

10-14 giugno  Sciopero degli scrutini finali indetto dai COBAS e da altri sindacati conflittuali. contro il contratto siglato dai confederali e per il recupero del pieno diritto di sciopero. Il ministro della Funzione Pubblica Gaspari emana un’ordinanza per dichiarare illegale lo sciopero ma, malgrado le pesanti minacce di sanzioni e di precettazioni, i COBAS non revocano lo sciopero.

17 giugno Dopo aver concluso lo sciopero degli scrutini, i COBAS organizzano una manifestazione nazionale davanti al Ministero della Pubblica istruzione con alcune migliaia di docenti ed ATA.

5 agosto   A Roma spettacolare mobilitazione davanti alle sedi di Cgil, Cisl e Uil da parte dei COBAS, RdB e PRC con un migliaio di militanti che contestano assai vivacemente l’accordo sul costo del lavoro stipulato il 31 luglio tra il governo e i tre sindacati maggiori.

2 ottobre  In concomitanza con lo sciopero nazionale del Pubblico Impiego e della Scuola convocato da Cgil-Cisl-Uil, anche i COBAS e la Cub-RdB indicono lo sciopero e decidono di partecipare alla manifestazione nazionale indetta a Roma dai tre sindacati, che si svolge in un quadro di forti proteste contro l’accordo del 31 luglio sul costo del lavoro, in quello che verrà definito “l’autunno dei bulloni”, scagliati ripetutamente dai manifestanti contro i palchi dei comizi confederali un po’ in tutta Italia. Quando decine di migliaia di lavoratori dei COBAS e altri sindacati conflittuali, studenti e attivisti di alcuni centri sociali, tentano di raggiungere il comizio finale dei confederali a P. S. Giovanni, vengono affrontati dai servizi d’ordine della Cgil armati di bastoni e poi caricati violentemente dalla polizia. Nel corso della più violenta tra le cariche contro la testa del corteo COBAS, Bernocchi viene ferito alla testa e ricoverato in osservazione all’ospedale; e altri 60 manifestanti risulteranno feriti e 7 arrestati alla fine della giornata.

INIZIATIVE E AVVENIMENTI CHE HANNO RIGUARDATO PIERO BERNOCCHI E I COBAS.

1992

 14 marzo  Sciopero nazionale della scuola indetto dai COBAS e manifestazione a Roma con 5000 persone. Nelle conclusioni a P. SS. Apostoli Bernocchi sottolinea i motivi dello sciopero contro quello che definisce “il contratto-truffa” siglato dai confederali, precisando gli obiettivi di un possibile buon contratto (aumenti di 500 mila lire mensili, 20 alunni/e per classe, stabilizzazione dei precari ecc.) e denunciando ancora una volta la legge 146 anti-sciopero. La questura vieta alla manifestazione di proseguire fino al Parlamento.

10-14 giugno  Sciopero degli scrutini finali indetto dai COBAS e da altri sindacati conflittuali. contro il contratto siglato dai confederali e per il recupero del pieno diritto di sciopero. Il ministro della Funzione Pubblica Gaspari emana un’ordinanza per dichiarare illegale lo sciopero ma, malgrado le pesanti minacce di sanzioni e di precettazioni, i COBAS non revocano lo sciopero.

17 giugno Dopo aver concluso lo sciopero degli scrutini, i COBAS organizzano una manifestazione nazionale davanti al Ministero della Pubblica istruzione con alcune migliaia di docenti ed ATA.

5 agosto   A Roma spettacolare mobilitazione davanti alle sedi di Cgil, Cisl e Uil da parte dei COBAS, RdB e PRC con un migliaio di militanti che contestano assai vivacemente l’accordo sul costo del lavoro stipulato il 31 luglio tra il governo e i tre sindacati maggiori.

2 ottobre  In concomitanza con lo sciopero nazionale del Pubblico Impiego e della Scuola convocato da Cgil-Cisl-Uil, anche i COBAS e la Cub-RdB indicono lo sciopero e decidono di partecipare alla manifestazione nazionale indetta a Roma dai tre sindacati, che si svolge in un quadro di forti proteste contro l’accordo del 31 luglio sul costo del lavoro, in quello che verrà definito “l’autunno dei bulloni”, scagliati ripetutamente dai manifestanti contro i palchi dei comizi confederali un po’ in tutta Italia. Quando decine di migliaia di lavoratori dei COBAS e altri sindacati conflittuali, studenti e attivisti di alcuni centri sociali, tentano di raggiungere il comizio finale dei confederali a P. S. Giovanni, vengono affrontati dai servizi d’ordine della Cgil armati di bastoni e poi caricati violentemente dalla polizia. Nel corso della più violenta tra le cariche contro la testa del corteo COBAS, Bernocchi viene ferito alla testa e ricoverato in osservazione all’ospedale; e altri 60 manifestanti risulteranno feriti e 7 arrestati alla fine della giornata.