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9-16 maggio   Sciopero anti-Invalsi di tre giorni (uno per ogni ordine di scuola, iniziando con le Elementari e terminando con le Superiori) indetto dai COBAS, e sostenuto da varie organizzazioni studentesche nel caso delle Superiori. Il 16 sit-in COBAS, con qualche delegazione di studenti, al Ministero e iniziative di protesta in altre 30 città.
2 giugno  Manifestazione in difesa dell’Acqua pubblica (e dell’applicazione della vittoria referendaria) e dei Beni comuni territoriali, indetta dal Forum Movimenti per l’acqua. Nel corteo di 7-8 mila persone i COBAS sono l’organizzazione più presente.
27 giugno   Contro gli Stati generali del Welfare indetti dal sindaco di Roma Alemanno e con la partecipazione della ministra del Lavoro Fornero, manifestazione di protesta indetta dai COBAS, dai Movimenti per la casa e da altri sindacati conflittuali. In contemporanea al Parlamento c’è il voto finale sulla “riforma del lavoro” del governo Monti. Dopo un lungo presidio/sit-in accanto alla sede ove si svolgono gli Stati generali, parte un corteo fino al Parlamento.
27 ottobre   Grande successo del NO Monti Day. Il gruppo promotore, composto da COBAS, Usb, Comitato No Debito e PRC, si era diviso e contrapposto in occasione del 15 ottobre 2011 e dei disastri di piazza. Questa volta, per arrivare ad un accordo, Bernocchi, a nome dei COBAS, aveva imposto che si affermasse pubblicamente che i manifestanti avrebbero partecipato “a volto scoperto e a mani nude” e che si sarebbe approntato un servizio di autotutela del corteo. Malgrado ciò, i mass media avevano paventato la replica del 15 ottobre. E invece nel corteo di circa 70 mila persone tutto fila liscio fino a P. S. Giovanni, devastata l’anno prima dagli scontri tra polizia e “casseurs”.
8-11 novembre   A Firenze quattro giorni di Forum nel decennale del primo FSE del 2002. L’asse che lo gestisce è più o meno quello di allora, COBAS, Arci, Fiom e PRC, con la partecipazione di varie delegazioni europee che furono protagoniste delle varie edizione del FSE. Il tentativo dei COBAS, e di Bernocchi in primo luogo, di far ripartire il FSE non riesce sia per l’ostruzionismo delle aree di sinistra sindacale CES e di buona parte della delegazione francese che vogliono lanciare il cosiddetto Altersummit, sia per la sterile contrapposizione “vecchio-nuovo” di gruppi di autonominatisi “indignados”, incapaci poi di proporre alcunché di significativo.
14 novembre  I sindacati della CES convocano in Spagna, Portogallo e Grecia uno sciopero generale contro le politiche di austerità dell’Unione Europea. In Italia la Cgil non indice lo sciopero, che invece viene proclamato dai COBAS. A seguire, la Cgil scuola e P.I. aderiscono. A Roma cortei promossi dai COBAS e da collettivi studentesche, uno dei quali viene pesantemente caricato dalla polizia, con vari studenti feriti. In piazza 40 mila persone. Scontri tra polizia e studenti anche a Milano e Torino, tutto tranquillo nelle altre città.
24 novembre   Sciopero generale della scuola inizialmente indetto da tutti i sindacati. Ma  all’ultimo momento, Cisl, Uil, Snals e Gilda si ritirano e solo COBAS e Cgil mantengono lo sciopero. A Roma grande tensione intorno alle manifestazioni di COBAS e studenti, perché in piazza ci sono anche i fascisti di Casa Pound. Ma i due cortei, quello COBAS (10 mila persone) e quello studentesco (15 mila), si uniscono a P. Venezia e proseguono senza incidenti fino al Senato protestando contro la politica scolastica del governo Monti. Sit-in e cortei anche in molte altre città.
6 dicembre   Iniziano a Firenze le presentazioni del nuovo libro di Piero Bernocchi Benicomunismo, un testo molto impegnativo che ha richiesto all’Autore due anni di intenso lavoro. In esso Bernocchi espone una nuova teoria di una società post-capitalistica, radicalmente diversa dai “socialismi reali” del Novecento, e in netta rottura con la teoria politica marxista e leninista sulla dittatura del proletariato, sulla centralità operaia e il ruolo “salvifico” della classe salariata, sulla statalizzazione integrale e la fine della lotta di classe nel comunismo. Entro il mese altre presentazioni si svolgono a Torino, Salerno, Napoli. Le presentazioni proseguiranno poi fino all’estate 2013, toccando complessivamente circa 50 città e suscitando ovunque un intenso dibattito.