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25-30 gennaio  Primo Forum Sociale Mondiale (WSF) a Porto Alegre (Brasile) con la partecipazione di una folta delegazione COBAS e del portavoce nazionale Piero Bernocchi.
20-30 marzo   Vasta mobilitazione degli studenti dell’Università di Roma contro l’aumento delle tasse universitarie e la Riforma Zecchino, con la partecipazione dei COBAS che, tramite il portavoce Bernocchi, presente assiduamente alla mobilitazione, riescono a realizzare l’unità tra docenti della scuola e studenti universitari per lo sciopero nazionale del 31 marzo.
31 marzo    20 mila docenti, ATA e studenti universitari in piazza a Roma contro la “riforma dei cicli” e la Zecchino, per un vero contratto-scuola e in difesa del Tempo Pieno, grazie allo sciopero nazionale Scuola convocato dai COBAS.
13 maggio  Il centrodestra vince le elezioni politiche nazionale, nasce il secondo governo Berlusconi, Letizia Moratti è nominata ministra della Pubblica Istruzione.
12-13 giugno    Sciopero degli scrutini finali nella Scuola indetto da COBAS, Gilda e altri sindacati di base.
4 luglio    La ministra Moratti cancella la “riforma dei cicli” della scuola, promossa dal governo di centrosinistra e dai ministri Berlinguer e De Mauro
16-22 luglio   A Genova controvertice anti-G8 organizzato dal GSF-Genoa Social Forum, alleanza di centinaia di strutture sindacali, politiche e sociali antiliberiste, e nascita del movimento altermondialista (“no global”) italiano, con una rilevante partecipazione dei COBAS e di una area politica ad essi affine, nonché di centinaia di migliaia di persone da tutta Italia. L’uccisione di Carlo Giuliani, le violenze poliziesche alla scuola Diaz e le torture della caserma Bolzaneto, nonché la grande partecipazione alle manifestazioni, portano il controvertice all’attenzione mondiale. Piero Bernocchi fa parte del gruppo dei portavoce del GSF ed è, insieme ad Agnoletto e Casarini, l’esponente del GSF più in vista e al centro dell’attenzione di stampa e TV.
5 settembre    Sull’onda della grande eco del controvertice di Genova e del successo del GSF, in tutta Italia si costituiscono Forum Sociali cittadini. Il Roma Social Forum viene costituito con la partecipazione di decine di strutture sociali, sindacali e politiche con una grande assemblee al Campidoglio alla presenza di un migliaio di persone e con i COBAS protagonisti.
11 settembre   I clamorosi e terrificanti attentati di Al Qaeda che distruggono a New York le Twin Tower, provocando migliaia di morti, creano uno shock di dimensioni universali, che in particolare spiazza il nascente movimento altermondialista dei Social Forum, in Italia e altrove. Gli Stati Uniti si preparano alla guerra contro l’Afghanistan e all’invasione di questo paese, considerato la “culla” di Al Qaeda e il rifugio del suo leader, Osama Bin Laden.
20 settembre   Nel quadro di una più vasta mobilitazione nazionale, a Roma i COBAS e il Roma Social Forum promuovono una manifestazione contro la guerra imminente, annunciata dal governo USA con il coinvolgimento della NATO e probabilmente di militari italiani. In piazza almeno 10 mila persone.
27 settembre   A Napoli assemblea nazionale del Genoa Social Forum e manifestazione contro la guerra, con la partecipazione dei COBAS e almeno 15 mila persone in piazza.
7 ottobre   Gli Stati Uniti e la NATO iniziano i bombardamenti e l’invasione dell’Afghanistan. A Roma immediata risposta e protesta in piazza di circa cinquemila persone.
8 ottobre    Manifestazioni in tutta Italia contro la guerra, a Roma 10 mila persone protestano davanti alla sede dell’ONU
14 ottobre   Marcia Perugia-Assisi contro la guerra in Afghanistan e per il ritiro delle truppe, con la partecipazione di almeno 150 mila persone.
20-21 ottobre   Assemblea nazionale dei Forum Sociali, durante la quale si scioglie il Genoa Social Forum e il Coordinamento dei suoi portavoce. Nessuna decisione viene presa sulla costituzione di un Forum Sociale Italiano, sponsorizzato anche dal FSM di Porto Alegre. La proposta di organizzare una grande manifestazione nazionale a Roma il 10 novembre contro la guerra, per il ritiro delle truppe della NATO dall’Afghanistan e la non-partecipazione dell’Italia alla guerra, presentata da Piero Bernocchi, viene approvata per acclamazione, dopo un lungo braccio di ferro con il PRC e altre organizzazioni contrarie alla proposta.
31 ottobre   Sciopero generale della Scuola contro la politica scolastica della ministra Moratti e del governo Berlusconi, indetto dai COBAS e con la partecipazione di molti studenti e strutture del movimento “no global”. Circa 40 mila persone in corteo a Roma.
10 novembre   Grande partecipazione alla manifestazione nazionale contro la guerra a Roma. Almeno 120 mila persone in corteo, di cui circa un quarto dietro gli striscioni dei COBAS. Ridicolizzata la contro-manifestazione in appoggio degli Stati Uniti promossa da Giuliano Ferrara e dal suo giornale (“Il Foglio”), con qualche centinaio di persone a P. del Popolo.
14 dicembre   Notevole successo dello sciopero generale contro la guerra e la Finanziaria, in difesa dell’art.18 (Statuto dei lavoratori) e della scuola pubblica, promosso dai COBAS e da altri sindacati di base e con la partecipazione del movimento “no-global”. 50 mila persone in corteo a Roma.
19-20 dicembre   Due giorni di mobilitazione, sit-in e cortei al Palazzo dei Congressi di Roma per protestare contro gli Stati Generali della scuola, convocati dalla ministra Moratti.